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Comprendere le Emozioni, Gestire le Sfide.

Supporto psicologico per bambini, adolescenti e genitori nel nostro centro, per ritrovare insieme serenità ed equilibrio.

Riconosci uno di questi comportamenti?

Questi comportamenti sono spesso il sintomo di un disagio. Comprendere cosa c’è dietro è il primo passo per stare meglio.

Difficoltà e Comportamenti più Comuni

Disturbi d'Ansia e Fobie
Gestione della Rabbia e Oppositività
Difficoltà Relazionali e Sociali

L'ansia da separazione, la fobia scolare o le paure intense possono rendere difficile la vita di un bambino. Il nostro approccio aiuta a dare un nome a queste emozioni e a fornire al bambino e alla famiglia le strategie per affrontarle e gestirle con maggiore serenità.

Professionisti di riferimento:

Psicologo
Psicoterapeuta

Comportamenti oppositivi e scatti di rabbia sono spesso un modo per comunicare un disagio che il bambino non sa esprimere a parole. Lavoriamo insieme alla famiglia per decodificare questi messaggi e trovare modalità di comunicazione più costruttive.

Professionisti di riferimento:

  • Psicologo 
    Psicoterapeuta

La difficoltà a legare con i coetanei, la timidezza eccessiva o l'isolamento possono essere fonte di grande sofferenza. Attraverso percorsi individuali o in piccolo gruppo, aiutiamo i bambini a sviluppare le abilità sociali e a sentirsi più sicuri nelle relazioni.

Professionisti di riferimento:

  • Psicologo
    Psicoterapeuta

Nota bene: queste sono descrizioni generali a scopo informativo. Ogni bambino è unico e una valutazione specialistica è fondamentale per definire il percorso corretto.

Il Nostro Approccio: Ascolto, Collaborazione e Strategie Concrete.

1. Uno Spazio d'Ascolto Sicuro

Creiamo un ambiente protetto e non giudicante dove il bambino o il ragazzo si senta libero di esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni attraverso il gioco, il disegno o il dialogo.

2. Supporto alla Genitorialità

Il genitore non è uno spettatore, ma il protagonista del cambiamento. Forniamo ai genitori (parent training) gli strumenti per comprendere e gestire i comportamenti del figlio a casa.

3. Strategie Pratiche e Concrete

Il nostro obiettivo è fornire strumenti tangibili. Lavoriamo su strategie concrete per la gestione dell'ansia, della rabbia e per migliorare le abilità relazionali nella vita di tutti i giorni.

Il nostro approccio al comportamento è sempre globale, perché un comportamento non è mai un evento isolato. Spesso, è la punta dell’iceberg di un’emozione che il bambino non sa gestire o di una frustrazione che nasce in altri contesti, come la scuola.

Per questo, il nostro lavoro si integra spesso con percorsi mirati alla Gestione delle Emozioni e con un supporto specifico all’Attenzione e al Metodo di Studio, per agire non solo sul sintomo ma anche sulle cause profonde del disagio.

Domande Frequenti sul Supporto Psicologico.

La frustrazione e la rabbia di fronte a un "no" sono emozioni normali e una parte importante della crescita. La sfida per un genitore è accogliere quell'emozione pur mantenendo la regola. Invece di entrare in una lotta di potere, l'obiettivo è riconoscere il sentimento ("Capisco che sei molto arrabbiato perché volevi ancora giocare") e offrire un'alternativa o un limite chiaro ("Ora però è il momento di..."). Nei nostri percorsi di supporto alla genitorialità, lavoriamo proprio su queste dinamiche, fornendo strategie pratiche per gestire i momenti di crisi con più serenità e rafforzare la relazione.

L'agitazione psicomotoria può avere molte cause: a volte è un semplice bisogno di scaricare energie, altre volte può essere il segnale di una difficoltà a regolare le proprie emozioni o a gestire gli impulsi. È importante capire cosa si nasconde dietro l'agitazione. Un percorso con un Neuropsicomotricista (TNPEE) o uno Psicologo può aiutare a decodificare questi comportamenti, fornendo al bambino strategie per calmarsi e ai genitori strumenti per gestire i momenti di maggiore attività in modo costruttivo.

L'arrivo di un nuovo bambino è un bellissimo evento che, tuttavia, cambia gli equilibri di tutta la famiglia. È normale che il primogenito possa mostrare gelosia o comportamenti regressivi. La chiave è coinvolgerlo attivamente nella preparazione (es. scegliere insieme un vestitino, preparare la culla) e ritagliarsi dei momenti speciali "esclusivi" con lui anche dopo la nascita. Se queste dinamiche diventano difficili da gestire, un breve percorso di supporto psicologico può aiutare sia il bambino che i genitori a navigare questa delicata fase di transizione con maggiore armonia.

Con onestà, semplicità e senza creare allarmismi. È fondamentale evitare frasi come "ti porto dal dottore perché sei cattivo". L'approccio migliore è usare parole rassicuranti, paragonando lo psicologo a un "allenatore delle emozioni". Potreste dire: "Andiamo da una persona che di lavoro aiuta i bambini a capire meglio le cose che sentono dentro, come la rabbia o la paura, e a trovare dei trucchi per stare meglio. È uno spazio dove potrai giocare e parlare in libertà". L'importante è presentarlo come un'opportunità e un aiuto, non come una punizione.

 

Non c'è un'età minima. Il disagio psicologico può manifestarsi in modi diversi in ogni fase della crescita, anche nei bambini molto piccoli (es. disturbi del sonno, dell'alimentazione, ansia da separazione). L'intervento, ovviamente, viene adattato all'età: con i più piccoli si lavora principalmente attraverso il gioco, l'osservazione e un forte coinvolgimento dei genitori.

Il vostro ruolo non è solo coinvolto, è fondamentale. Voi siete i massimi esperti di vostro figlio. Il nostro approccio prevede una stretta alleanza con i genitori attraverso colloqui periodici e percorsi di "parent training". L'obiettivo è lavorare insieme, fornendovi gli strumenti e la comprensione per supportare il benessere di vostro figlio anche al di fuori della stanza di terapia.

Assolutamente sì, e questa è un'osservazione molto importante. La frustrazione è una delle cause principali delle crisi di rabbia nei bambini piccoli. Un bambino che ha un pensiero o un bisogno chiaro in testa ma non ha ancora le parole per esprimerlo, si sente "in trappola". Il comportamento rabbioso diventa così il suo unico, potente strumento di comunicazione.

Per questo, a volte, un percorso psicologico sul comportamento viene affiancato da un supporto mirato per potenziare le abilità di linguaggio. Dare a un bambino le parole per esprimere il suo mondo interiore è spesso la chiave per ridurre le manifestazioni di rabbia.

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