Gesti Precisi, Menti Sicure.
Percorsi di neuropsicomotricità mirati per potenziare la coordinazione fine, la manualità e le basi della scrittura nel nostro centro a Roma Est.
Noti alcune di queste difficoltà nella manualità?
- Impugna la matita o le posate in modo scorretto o goffo.
- La sua grafia è poco leggibile, disordinata o troppo lenta.
- Fatica a colorare dentro i bordi o a disegnare forme riconoscibili.
- Ha difficoltà a usare le forbici per ritagliare.
- Mostra frustrazione in giochi come le costruzioni o l'infilare perline.
- Fatica a compiere gesti di autonomia come allacciarsi le scarpe o abbottonarsi.
La manualità fine è un’abilità complessa che si può allenare. Un supporto mirato può sbloccare grandi potenzialità.
Le Basi della Manualità Fine
È la capacità fondamentale di far lavorare insieme gli occhi e le mani per compiere un'azione precisa. È la base non solo per le attività scolastiche come scrivere e disegnare, ma anche per lo sport e per innumerevoli gesti della vita quotidiana.
Si tratta della capacità di pianificare, organizzare ed eseguire una sequenza di movimenti per raggiungere uno scopo. Costruire una torre, fare un puzzle o apparecchiare la tavola sono tutte attività che richiedono buone abilità prassiche, che noi potenziamo attraverso il gioco.
È l'insieme di tutte le competenze che preparano all'atto della scrittura. Lavoriamo sui pre-requisiti grafomotori (la corretta impugnatura, la pressione sul foglio, la fluidità del gesto) per rendere l'apprendimento della scrittura un'esperienza positiva e di successo. Questo percorso è fondamentale per la prevenzione della Disgrafia.

Nota bene: queste sono descrizioni generali a scopo informativo. Ogni bambino è unico e una valutazione specialistica è fondamentale per definire il percorso corretto.
Il Gioco come Strumento, il Corpo come Protagonista
1. Materiali Specifici
Usiamo una vasta gamma di materiali pensati per "allenare" le mani: paste modellabili di diversa consistenza, perline da infilare, tavole tattili, giochi di incastro e molto altro.
2. Attività Grafiche Guidate
Proponiamo attività grafiche graduali e divertenti su supporti diversi (lavagne, fogli grandi, sabbia) per migliorare l'impugnatura, il controllo del gesto e la precisione del tratto.
3. Autonomia Quotidiana
Il nostro obiettivo è il successo nella vita di tutti i giorni. Ci esercitiamo su attività pratiche come allacciare, abbottonare e usare le posate per rendere il bambino più autonomo e sicuro di sé.
La motricità fine è una parte fondamentale dello sviluppo globale. Scopri di più sul nostro approccio complessivo nella pagina dedicata al Gioco e allo Sviluppo Corporeo.
Domande Frequenti sulla Motricità Fine
Il professionista di riferimento per la valutazione e il trattamento delle difficoltà di motricità fine è il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva (TNPEE). In base alla situazione, può collaborare con altre figure del nostro team, come il Logopedista (per gli aspetti specifici della grafomotricità) o lo Psicologo (se le difficoltà motorie creano frustrazione e problemi di autostima).
Un'impugnatura corretta (a "pinza tridigitale") permette alla mano di muoversi in modo efficiente e senza affaticarsi. Un'impugnatura scorretta, invece, può causare dolore, lentezza e una grafia poco chiara. Sebbene esistano diverse impugnature "funzionali", se notate che vostro figlio si stanca facilmente, scrive con troppa pressione o il suo tratto è molto irregolare, un consulto è consigliato. A volte bastano piccoli esercizi o l'uso di supporti specifici (impugna-facile) per fare una grande differenza.
L'uso delle forbici è un'abilità complessa. Generalmente, un bambino inizia a fare i primi tagli semplici intorno ai 3-4 anni. Verso i 5-6 anni, dovrebbe essere in grado di ritagliare forme geometriche semplici come quadrati e cerchi. Se notate che vostro figlio ha ancora grandi difficoltà a questa età, potrebbe essere un segnale di una debolezza nella coordinazione occhio-mano o nella forza delle mani, aspetti su cui possiamo lavorare insieme attraverso il gioco.
No, affatto. La scrittura è solo una delle tante abilità che dipendono da una buona manualità fine. Pensiamo a quante azioni compiamo ogni giorno: abbottonarsi una giacca, lavarsi i denti, usare forchetta e coltello, aprire un barattolo, fare un nodo. Sviluppare una buona motricità fine è cruciale per l'autonomia personale e per la fiducia del bambino nell'affrontare le piccole grandi sfide della vita quotidiana.
Ci sono moltissime attività divertenti che potete fare insieme! Ecco qualche idea:
Manipolazione: Giocare con pongo, creta o pasta di sale.
Costruzioni: Usare mattoncini tipo Lego o altre piccole costruzioni.
Infilare: Creare collane infilando perline o pasta con un filo.
"Travasi": Spostare piccoli oggetti (ceci, fagioli) da una ciotola all'altra usando le pinzette da cucina.
Attività in cucina: Impastare, stendere la pasta, usare le formine per i biscotti.
Sì, a volte. Difficoltà significative nella motricità fine possono essere un sintomo di un Disturbo della Coordinazione Motoria (DCD) o, come abbiamo visto, essere strettamente legate alla Disgrafia, un Disturbo Specifico dell'Apprendimento. Inoltre, la frustrazione che deriva da queste difficoltà può a volte avere un impatto sull'autostima o generare comportamenti di evitamento, aspetti su cui è utile un confronto con l'area di Psicologia.
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